Le disabilità non inibiscono un cane!
Non esiste al mondo cane che non abbia dentro di sé una gran voglia di giocare.
Prima di guardare alla disabilità di un cane, bisogna pensare questo: un cane disabile è un cane, e in quanto tale, vorrà sempre soddisfare i suoi bisogni da cane.
Sicuramente, il fatto che il nostro amico a quattro zampe, per esempio, userà per camminare un carrellino con due ruote, dovrà far cambiare alcuni aspetti dell’ambiente intorno a lui: a partire dal pavimento (sul quale potrebbe scivolare se non è adeguato a lui), fino alla cuccia (che sarà più morbida e più accessibile).
Se il cane nasce con alcune disabilità fisiche, sarà in grado di abituarsi con meno difficoltà alla routine quotidiana; se, invece, subisce un intervento o capita lui un incidente che consegue una invalidità, sarà compito nostro ridare al cane la sua routine nel modo più simile a com’era prima.
Questo perché, sostanzialmente, il cane ha il diritto di sentirsi di nuovo “capace”, così che il suo stato emotivo ne possa trarre giovamento.
Per un cane disabile, come per tutti gli altri cani, è fondamentale sfogare le proprie energie. Non sottovalutate mai il potere del gioco!
Attraverso il gioco, si potranno sviluppare le abilità motorie (e per alcuni cani sarà anche un aiuto terapeutico a riacquistare le precedenti capacità), e si otterrà, inoltre, tanto divertimento ed emozioni.
Ricordatevi che, un cagnolino senza zampe anteriori non si struggerà affatto di fronte al suo handicap, bensì vorrà dimostrare al mondo intero quanta voglia ha di giocare con gli altri, di correre e di vivere, proprio come tutti i suoi simili. E qui dovrà intervenire l’uomo, prestando l’aiuto adeguato a ciascun cane con ogni disabilità, senza “piangergli addosso”, ma guardando lui come il “temibile predatore”, il grande giocherellone ed il leale compagno di vita quale realmente è.
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